Qui di seguito potrai trovare alcuni termini del lessico del golf; per certe espressioni troverai la traduzione in inglese mentre per altre, già in inglese, troverai la pronuncia fonetica italiana. Questo dizionarietto non ha né la pretesa di essere esaustivo, né tantomeno quella di essere rigoroso, ma speriamo possa aiutare i neofiti ad essere, almeno a parole, già dei veri golfisti!
A – L M – Z
• Ace – (Pron.: eis). Vedi Hole in one.
• Address – Posizione del corpo rispetto alla palla. “Addressarsi”.
• Agente estraneo – Qualsiasi persona, cosa o animale che non faccia parte della partita o, nelle gare a colpi, non riguardi la parte del giocatore. L’intervento di un agente estraneo sulla palla non influenza l’esito finale. Sono agenti estranei l’arbitro, il marcatore, gli osservatori e i forecaddie, mentre il vento o l’acqua non sono ritenuti tali. (Ingl. Outside agency)
• Air shot – Colpo a vuoto. Mancare la palla nel tentativo di colpirla. (Pron.: er-sciot). (Ingl. whiff).
• Albatross – Punteggio inferiore di tre colpi rispetto al par di una buca. Ad es. 2 colpi in una buca par 5. Detto anche: doppio eagle.
• Alza-pitch(mark) – Attrezzo simile ad una piccola forchetta utilizzato per riparare i pitchmark. (Ingl. Divot fixer)
• Approccio – Colpo giocato in prossimità del green per avvicinarsi il più possibile alla buca. Consiste normalmente in un colpo con un wedge. (Ingl. Approach).
• Arbitro – Addetto qualificato all’interpretazione ed applicazione delle regole durante una gara. (Ingl. Referee).
• Asta – Sottile paletto di metallo, recante una bandiera alla sommità, infilato nella buca per segnalare da lontano la posizione del green e della buca stessa. Le parole asta e bandiera sono per lo più usate come sinonimi. “Mettere palla in asta/in bandiera”; “L’asta si trova a venti passi da bordo green”. (Ingl. Flagstick, stick, pin)
• Attaccare – Giocare un colpo con forza o con particolare determinazione, senza remore di strategia.
• Avant-green – Parte del fairway nelle immediate adiacenze del green. (Ingl. Apron; fringe).
• Backspin – Rotazione all’indietro della palla. Consente di fermare la palla immediatamente all’impatto con il green ed eventualmente di farla retrocedere in seguito al rimbalzo.
• Backswing – Prima parte dello swing, durante la quale si porta il bastone all’indietro volgendo le spalle al bersaglio.
• Bandiera – Bandiera recante il numero della buca attaccata alla sommità dell’asta. Le parole asta e bandiera sono per lo più usate come sinonimi. “Mettere palla in asta/in bandiera”;”Custodire l’asta/la bandiera”;”La bandiera si trova a venti passi da bordo green”. (Ingl. Flag; pin).
• Bastone – Termine generico applicabile a tutte le mazze da golf ovvero legni, ferri e putt). “Quanti bastoni hai in sacca?”. (Ingl. Club).
• Battitori – Indicatori dell’area di partenza di ogni buca. (Ingl. Tee markers).
• Bermuda grass – Tipo di erba particolarmente diffuso sui campi da golf.
• Birdie – Punteggio inferiore di un colpo rispetto al par di una buca. Ad es. 3 colpi in un par 4. “Ho fatto birdie alla 14”. (Pron.: berdi).
• Bogey – Punteggio superiore di un colpo rispetto al par di una buca. Ad es. 5 colpi in un par 4. “Ho fatto bogey alla 15”. (Pron.: boghi).
• Bounce – Curvatura tipica della suola del sand wedge, disegnata per consentire al ferro di scivolare nella sabbia senza infossarsi. (Pron.: bauns).
• Buca – Termine dal doppio significato con cui si indica sia il foro circolare nel terreno dove deve cadere la palla (Ingl. Cup) sia l’intero tracciato dal tee al green (Ingl. Hole). Il numero di buche in un campo da golf è sempre composto da un multiplo di 3 e varia in genere da 3 a 36, con grandissima preponderanza per i campi a 18 buche.
• Bunker – Ostacolo sabbioso, situato il più delle volte in una depressione del terreno.
• Caddie – Portabastoni; svolge anche la funzione di consulente tecnico e strategico del giocatore durante la gara. (Pron.: keddi).
• Caddie master – Responsabile dei caddies e del deposito delle sacche.
• Calpestare, pestare – Camminare inavvertitamente sulla linea del putt di un compagno, danneggiando la superficie del green con i chiodi.
• Campionato sociale – Classifica cumulata di gare di un Circolo, riservata ai propri Soci. (Ingl. Members Championship)
• Campo – Area adibita al gioco. (Ingl. Course).
• Campo pratica – Zona attrezzata del campo dedicata alla pratica nella quale si gioca da posizioni prefissate con apposite palline fornite da distributori automatici. (Ingl. Driving range).
• Carrello – Attrezzo a ruote utilizzato dai giocatori dilettanti per non dover portare la sacca sulle spalle. (Ingl. Pull cart; Trolley).
• Cart – Automobilina atta a circolare nei campi da golf e consentita in alcune gare ai giocatori seniores o a chi presenti un certificato medico. (Ingl. Buggy).
• Categoria – Classe di gioco nella quale vengono suddivisi i partecipanti di una gara a seconda del loro handicap. (Ingl. Division).
• Cavity back – Ferri che presentano la parte posteriore della faccia scavata allo scopo di ottenere una distribuzione perimetrale del peso lungo la faccia stessa. Questo tipo di ferri è particolarmente facile da usare e quindi adatto ai giocatori meno abili.
• CBA – Computed Buffer Adjustment : fattore di rettifica da apportare alla zona neutra della categoria di handicap di un giocatore a seguito di ciascun giro di una gara valida.
• Chip – Colpo di approccio che si solleva di poco dal terreno e rotola a lungo. Si gioca in prossimità del green quando non è possibile giocare il putt. E’ un colpo di precisione che viene giocato con l’attitudine di imbucare o di avvicinarsi molto alla buca. (Pron.: cip).
• Chip and run – Chip giocato dalla lunga distanza. (Pron. : cip en’ ran).
• Club fitting – Modifica delle caratteristiche tecniche del ferro (entro i limiti consentiti dal regolamento) per adattarlo alle caratteristiche personali del giocatore.
• Clubhouse – Edificio che ospita la segreteria, gli spogliatoi, il ristorante, il deposito delle sacche ecc.
• Colpo – Swing effettuato con l’intenzione di colpire la palla. (Ingl. Shot, stroke).
• Colpo a correre – Colpo che intenzionalmente si solleva poco dal terreno e rotola a lungo. Da non confondersi con il rattone, che non è un colpo intenzionale.
• Colpo a vuoto – Vedi Airshot.
• Consiglio – In gara, può essere dato solo dal caddie o da un compagno di squadra. Le informazioni di pubblico dominio, come la lunghezza di una buca o la posizione di un bunker, non sono considerati consigli. (Ingl. Advice; tip).
• Course rating – Nel sistema di calcolo dell’handicap EGA è il parametro che indica la difficoltà di un campo per i giocatori scratch in condizioni di campo e di tempo normali. (Pron.: cors reiting). Vedi anche Slope rating.
• Custodire l’asta o la bandiera – Trattenere l’asta per mostrare ad un compagno che sta puttando la posizione della buca nei putt dalla lunga distanza e toglierla una volta eseguito il colpo per evitare che venga colpita dalla palla che sopraggiunge. (Ingl. To attend the flag).
• Data! – Si dice di palla talmente vicina alla buca da spingere l’avversario a concedere il colpo senza giocarlo. Ciò è possibile solo nelle gare match play o nel gioco informale. (Ingl. Gimmie).
• Dimples – Fossette circolari disposte simmetricamente che costellano la superficie delle palle da golf atte allo scopo di mantenerne la traiettoria in volo. (Pron.: dimpols).
• Divot – Alloggiamento naturale della zolla staccata durante l’esecuzione di un colpo, il divot deve essere riparato piazzando nuovamente la zolla. L’etichetta impone di non creare divot con i colpi di prova.
• Dogleg – Buca a gomito, per cui dal tee non è possibile vedere il green.
• Doppio bogey – Punteggio superiore di due colpi rispetto al par di una buca. Ad. es. 6 colpi in una buca par 4. “Ho fatto doppio bogey alla 17”.
• Doppio eagle – Vedi Albatross.
• Dormie – Si dice di un giocatore o di una squadra che in una partita a buche ha un vantaggio pari alle buche restanti da giocare, per cui può, nella peggiore delle ipotesi, perdendo tutte le buche rimanenti, pareggiare la partita. (Pron.: dormi). Vedi Match play.
• Downswing – Parte intermedia dello swing consistente nella discesa del ferro dall’apice del backswing fino all’impatto con la palla.
• Draw – Colpo ad effetto con rotazione controllata da destra a sinistra (per i giocatori destrorsi). Si differenzia dall’hook per il fatto di essere un colpo intenzionale e per l’effetto meno pronunciato. (Pron.: drò). Vedi anche Slice, Pull e Push.
• Driving range – (Pron.: draivin rein’g). Vedi Campo pratica.
• Droppare – Rimettere in gioco la palla lasciandola cadere per terra per ovviare ad un’ostruzione, un ostacolo d’acqua, in caso di palla ingiocabile, in caso di palla persa ed in altre situazioni. Al droppaggio può essere associata una penalità. (Ingl. To drop).
• Drive – Legno 1. E’ il bastone con cui si sviluppa maggiore potenza a discapito della precisione ed è generalmente utilizzata per il colpo di partenza nelle buche più lunghe. (Pron.: draiv). (Ingl. Driver).
• Driving contest – Gara speciale che talvolta si disputa contestualmente ad una gara di circolo assegnando un premio al giocatore che, in una predeterminata buca, gioca il colpo di partenza più lungo, fermando la palla in fairway,.
• Eagle – Punteggio inferiore di due colpi rispetto al par di una buca. Ad es. 2 colpi in una buca par 4. (Pron.: igol).
• Eclettica – Vedi Score d’oro.
• EGA – Acronimo per European Golf Association, con cui si indica convenzionalmente il sistema per la gestione degli handicap in Europa. Consente a giocatori con capacità golfistiche diverse di giocare e competere nel modo più equo e corretto possibile. Basato sul sistema di Course Rating dell’USGA e sugli aspetti fondamentali della gestione degli handicap elaborati dal CONGU, il sistema EGA ha lo scopo di adattare volta per volta l’handicap di gioco alla difficoltà del campo, anziché far giocare lo stesso handicap su campi di difficoltà differente. Vedi anche Course rating e Slope rating.
• Etichetta – Insieme di regole, scritte e non scritte, che hanno per oggetto la tutela del campo ed il rispetto del gioco e della concentrazione altrui. Tra le più importanti norme di etichetta: riparare i pitch mark, rastrellare i bunker, rimettere a posto le zolle, non danneggiare il campo con swing di pratica, non parlare o fare rumore durante il gioco di un compagno, non muoversi durante il gioco di un compagno, non stare lungo la linea di gioco di un compagno, muoversi velocemente negli spostamenti tra un colpo e l’altro, non rallentare il gioco, abbandonare il green senza indugio una volta terminata la buca, seguire sempre il volo della palla di un compagno ed aiutarlo nelle ricerche, concedere il passo alla partita seguente quando si rallenta il gioco (Ingl. Etiquette).
• Executive – Si dice di un percorso costituito solamente di par 3, dedicato per lo più all’insegnamento ai principianti.
• Explosion – Tecnica di uscita dal bunker che consiste nel colpire una grande quantità di sabbia sollevando, insieme ad essa, anche la pallina. (Ingl. Splash shot).
• Faccia – Parte del bastone che viene a contatto con la palla. (Ingl. Face)
• Fade – Colpo ad effetto con rotazione controllata da sinistra a destra (per i giocatori destrorsi). Il fade si differenzia dallo slice per il fatto di essere un colpo intenzionale e per l’effetto meno accentuato. (Pron.: feid). Vedi anche Hook, Pull e Push.
• Fairway – Zona di erba accuratamente rasata che separa il tee dal green, circondata solitamente dal rough.(Pron.: feir-uei).
• Ferro – Bastone utilizzato per i colpi di distanza media e corta, caratterizzata dalla testa sottile. I ferri sono contrassegnati da numeri progressivi che ne indicano la potenza (ferro 1, ferro 2, ferro 3, ferro 4 ecc.); minore è il numero, maggiore è la potenza. I numeri dei ferri vanno dall’1 al 9; a questi si aggiungono i wedge. Il giocatore medio tira un ferro 3 a 180 metri ed un sand wedge a 60 metri. (Ingl. Iron; 3 iron, 4 iron ecc.).
• Finish – Parte finale e statica dello swing nella quale si volge il petto al bersaglio.
• Flappa – Errore che consiste nel colpire il terreno prima della palla sollevando una grossa zolla. (Ingl. Chunk, fat shot, sclaff).
• Flex – livello morbido di flessibilità dello shaft di un bastone. Vedi anche Regular e Stiff.
• Flight – Gruppo di 2, 3 o 4 persone che giocano insieme un giro. (Pron.: flait).
• Flop shot – Approccio giocato nelle immediate vicinanze del green con parabola quasi verticale in modo da fermare immediatamente la palla al primo rimbalzo; si gioca tipicamente quando un ostacolo si frappone tra la palla e la bandiera.
• Flyer – Colpo più lungo del previsto giocato dal rough a causa dell’eccessiva quantità di erba frapposta tra la palla e la faccia del ferro. (Pron.: flaier).
• Follow through – Parte dello swing che segue immediatamente l’impatto con la palla.
• Fore! – Vedi Oooooop!
• Foursome – Gara a coppie nella quale i membri della coppia giocano la stessa palla a colpi alternati. (Pron.: forsom).
• Fringe – Bordura del green con erba di altezza intermedia tra quella del green stesso e quella circostante. (Ingl. Collar).
• Fuori limite – Zona del campo interdetta al gioco delimitata da paletti bianchi. (Ingl. Out of bounds, OB).
• Gancio – Vedi Hook.
• Gara a buche – Vedi Match play.
• Gara a colpi – Vedi Stroke play.
• Gioco corto – L’insieme dei colpi giocati in prossimità del green cercando di avvicinarsi alla bandiera e di imbucare. (Ingl. Short game).
• Gioco lungo – Parte del gioco dedicata al conseguimento della distanza che separa il tee dalla prossimità del green. Tipicamente l’insieme dei colpi giocati con i legni e con i ferri dai numeri bassi.
• Giro convenzionale – Le 18 buche che devono essere giocate in un determinato ordine per completare una gara. (Ingl. Stipulated round).
• Giù! – Esclamazione di incoraggiamento rivolto ad una palla che sembra troppo lunga. (Ingl. Sit!; Get down!).
• Grafite – Minerale a base di carbonio utilizzato nella produzione di shaft che, essendo più leggeri di quelli in acciaio, permettono di sviluppare maggiore velocità a discapito di una leggera perdita di regolarità in termini di lunghezza.
• Grande slam – La vittoria nello stesso anno nei quattro tornei professionistici più importanti, detti Major: in ordine cronologico, lo US Masters, lo US Open, il British Open e il PGA Championship.
• Green – Zona di erba finemente rasata situata al termine della buca, all’interno della quale viene piazzata la bandiera. I colpi giocati dal green sono detti putt e vengono giocati con il bastone chiamato putter.
• Green fee – Quota giornaliera dovuta per giocare in un circolo del quale non si è soci. (Pron.: grìnfìi)
• Green in regulation – Palla in green nei colpi regolamentari ovvero raggiunto con almeno due colpi in meno del par. La percentuale di buche con green in regulation è un indice dell’abilità del giocatore specialmente nel gioco lungo.
• Greenkeeper – Esperto in agronomia che si occupa della manutenzione dell’erba, della scelta della semina e del tipo di taglio dell’erba. In questo modo il greenkeeper decide se i green debbano essere più o meno veloci (e quindi difficili da giocare) ed i rough più o meno folti. (Pron.: grinkiper).
• Greensome – Gara a coppie nella quale entrambi i giocatori giocano il colpo di partenza in ogni buca, scelgono il colpo migliore e continuano giocando un colpo a testa alternativamente. (Pron.: grinsam)
• Grip – Impugnatura del bastone. E’ anche la posizione delle mani sull’impugnatura. Il grip, nella seconda accezione, è detto “forte” quando le mani sono entrambe ruotate verso destra rispetto alla faccia del ferro in modo che siano visibili le nocche della mano sinistra, e “debole” quando sono ruotate verso la sinistra.
• Handicap – Vantaggio relativo che ogni singolo giocatore ha rispetto al par del campo. Ad. es. un giocatore 34 di handicap, per giocare il proprio par su un campo par 72, dovrà giocare 106 colpi. Un giocatore 34 di handicap che giri il campo in 106 colpi ed un giocatore 24 di handicap che giri il campo in 96 colpi avranno la stessa posizione nella classifica netta. Si chiama handicap anche l’indice di difficoltà di una buca, dove ” hcp 1″ indica la buca più difficile del campo ed “hcp 18” la buca più facile.
• Hickory – Materiale utilizzato nella produzione degli shaft fino alla fine degli anni ’60. Sinonimo di gioco odierno con bastoni d’epoca.
• Hook – Colpo ad effetto con rotazione pronunciata da destra a sinistra (per i giocatori destrorsi). Il più delle volte è involontario. E’ causato dalla faccia del ferro eccessivamente chiusa all’impatto. Vedi anche draw, fade, slice, pull e push. E’ detto anche “gancio”.
• Hole in one – Buca completata in un solo colpo, tipicamente in un par 3. In italiano “buca in uno”. Nei tornei professionistici, la buca in uno in una determinata buca è spesso premiata con un’automobile, mentre numerosi sponsor inviano omaggi ed attestati a qualsiasi dilettante che realizzi una buca in un uno nel corso di una gara ufficiale. E’ detta anche, più raramente, “ace”. (Pron.: hol-in-uan).
• Ics – Risultato privo di punti di una buca in una gara stableford; detto ics in quanto, una volta terminati i colpi a disposizione per ottenere punti in quella buca, si solleva la palla e si segna una crocetta sullo scorecard. “Ho fatto ics alla 18”.
• Imbucare – Far cadere la palla in buca e concludere la buca. (Ingl. To sink; to hole out; to get down).
• Impedimenti sciolti – Oggetti naturali non infissi nel terreno, come foglie secche e sassi. (Ingl. Loose impediments).
• Interlocking grip – Impugnare il bastone incrociando il dito indice della mano sinistra con il dito mignolo della mano destra. Vedi anche Overlapping grip.
• Juniores – Categoria aggiuntiva di gioco riservata ai golfisti minorenni. Vedi anche Seniores.
• Leggere il green – Studiare la pendenza del green allo scopo di intuirne l’influenza sul rotolamento della palla, osservandolo da più angolazioni prima di eseguire un putt o un approccio. (Ingl. Reading the green).
• Legno – Bastone con testa a forma di uovo troncato. Si usa per i colpi più lunghi. I legni sono contrassegnati da numeri progressivi che ne indicano la potenza (Legno 1, Legno 3, legno 4, legno 5 ecc.). Minore è il numero, maggiore è la potenza. Il legno 1 è detto “drive”, mentre gli altri legni sono complessivamente detti anche “legni da terra”. (Ingl. Wood).
• Lie – Posizione della palla rispetto al terreno e rispetto ai piedi. Si dice che la palla ha un buon lie quando giace su una porzione d’erba in buone condizioni. A seconda della pendenza del terreno si può avere un lie in salita o in discesa. Riferito ad un ferro indica l’angolo della suola del bastone rispetto allo shaft. (Pron.: lai).
• Linea di gioco – Prolungamento in avanti ed all’indietro della linea ideale tracciata tra la palla e la buca. E’ buona norma di etichetta non stare mai sulla linea di gioco di un compagno, in particolar modo sul putt. (Ingl. Line of play)
• Links – Campo caratterizzato da rough folti, fairway stretti, privo di alberi, generalmente sulle rive del mare, come i classici campi scozzesi. Alcuni tra i links più famosi sono l’Old Course di St. Andrews e Carnoustie in Scozia o Pebble Beach e Cypress Point in California.
• Loft – Inclinazione verticale della faccia del ferro o del legno. Maggiore è il loft, minore è la distanza sviluppata dal bastone e più alta la traiettoria. I bastoni più potenti (i drive) hanno loft a partire da 6° mentre i wedge più corti hanno loft intorno ai 60°.
• Lordo – Si dice di un punteggio non corretto dalla detrazione dell’handicap. Un giocatore 18 di handicap che giri il campo in 90 colpi ed un giocatore 28 di handicap che giri il campo in 100 colpi hanno un punteggio lordo differente di 10 colpi ma lo stesso punteggio netto di 72 colpi. In ogni gara viene premiato con il cosiddetto “1° lordo” il giocatore che gioca il campo nel numero minore di colpi prescindendo dall’handicap; (Ingl . Gross score).
• Louisiana – Gara a squadre nella quale ogni colpo viene giocato dalla posizione del miglior colpo precedente di un membro della squadra. (Ingl. Scramble).